Offrire servizi alla persona implica, anche e soprattutto in un tempo di crisi, osare la speranza.
Nel nostro lavoro quotidianamente ci sono PIEDI.
PIEDI che camminano.
PIEDI che portano all’azione, che passo dopo passo costruiscono percorsi.
Percorsi sul territorio dove operano le nostre strutture e i nostri servizi.
Quotidianamente costruiamo percorsi di accompagnamento, di cura, di educazione e di formazione, che non hanno direzioni obbligatorie o accessi vietati, che cercano di raggiungere le persone dove ne hanno bisogno.
Nel nostro lavoro quotidianamente ci sono MANI.
MANI che si muovono.
MANI che creano.
MANI che, ogni giorno, ripetono una sequenza abituale di gesti e di azioni spesso uguale: il sapone da spalmare, l’asciugamano da prendere, il latte da versare, le terapie da preparare, la carrozzella da spingere, il letto da rifare…
MANI che si muovono lentamente, in alcuni casi, o che non riescono a stare ferme neanche un secondo, in altri.
Le MANI degli operatori e le mani degli ospiti insieme creano legami, relazioni, storie di cura e di incontro.
Nel nostro lavoro quotidianamente ci sono VOLTI.
VOLTI di persone, VOLTI che guardano, si incontrano, scoprono e intrecciano storie.
VOLTI che ad uno sguardo distratto e frettoloso sembrano mostrare solo le proprie ombre ma che ad un occhio attento si rivelano ricchi di vita, luci e sfumature colorate.
Nel nostro lavoro quotidianamente ci sono CUORI.
CUORI che si riversano nel lavoro e nelle relazioni.
CUORI che mettono passione, che hanno voglia di scoprire e di inventare.
CUORI che, insieme alla razionalità e alla pianificazione, sanno portare creatività e innovazione.
IL CICLO DELLA VITA
Nel nostro lavoro quotidianamente ci sono PIEDI, MANI , VOLTI, CUORI
di bambini adolescenti, adulti e anziani.
In ogni fase del ciclo della vita un incontro.
Servire con le persone è accogliere la storia di ognuno,
è costruire legami, con persone che vivono il presente,
ricordano il passato sognano il futuro.
Legami che lasciano il segno.