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Una mostra temporanea con i quadri che Graziella Lupo ha donato al Rifugio Re Carlo Alberto

 Torre Pellice, 23 luglio 2018 – Il Rifugio Re Carlo Alberto, per tutto il mese di luglio, ospita la mostra di quadri di Graziella Lupo. Una raccolta di lavori che la Lupo ha donato, dopo la sua scomparsa, alla struttura della Diaconia Valdese, sita sulla collina di Luserna San Giovanni (TO), dove la stessa era solita trascorrere le sue ultime estati. Graziella non è un artista di professione; la pittura è una grande passione che coltiva parallelamente alla sua professione di chirurgo plastico. A lei, infatti, si deve la nascita del primo reparto di chirurgia plastica presso l’Ospedale Sant’Anna di Como – nonché uno tra i primi in Italia – dove ha compiuto il tirocinio, dopo gli studi a Milano. Costretta su una sedie a rotelle per gravi problemi di salute, nonostante l’agilità della sola mano destra, la Lupo continua a dipingere e a muoversi sulla collina di Luserna, attorno al Rifugio, dove vive gli ultimi anni. A distanza di quattro anni dalla sua scomparsa, il Rifugio Re Carlo Alberto, decide di allestire una sua personale, all’interno della struttura stessa, permettendo a coloro che sono interessati di poter avere un quadro dell’artista, a fronte di una donazione. Il ricavato andrà su un fondo che Il Comitato del Rifugio ha istituito con l’intento di raccogliere fondi a favore dell’arredamento per la nuova ala della struttura, per la quale sono iniziati i lavori. La mostra è visitabile tutti i giorni – dal lunedì al venerdì – con orario di ufficio (dalle 9 alle 17), fino a fine mese.

Sabato 28 e domenica 29 luglio, in occasione della festa della struttura (per informazioni sul programma, www.xsone.org), sono gli ultimi giorni in cui è possibile visitare la mostra e sostenere il progetto. Per maggiori informazioni, telefonare al 0121 909070 o consultare la pagina Fb – Rifugio Re Carlo Alberto Fb – XSONE.

Note biografiche – Graziella Lupo nasce a Luserna San Giovanni nel 1920. Il padre Carlo, pastore valdese giunge con la famiglia alla fine degli anni ’30 a Como dove svolge la sua attività pastorale nella piccola comunità valdese. Il pastore Lupo è uomo di pace e di orientamento antifascista, sentimento condiviso dalla moglie Lily Malan. La loro casa durante l’occupazione tedesca diviene luogo di rifugio per valdesi, antifascisti ed ebrei che vengono ospitati ed aiutati ad espatriare. Graziella, figlia unica ventenne, cresce in questo clima, studia medicina e frequenta l’università a Milano, in quell’epoca, sconvolta dai bombardamenti. A Como compie il tirocinio all’ospedale Sant’Anna e si specializza in chirurgia plastica. La città di  Como deve alla professoressa Graziella Lupo, la nascita del primo reparto di Chirurgia Plastica, uno tra i primi in Italia. Negli ultimi decenni della sua vita ha sempre trascorso le vacanze estive a Luserna San Giovanni e, per una decina d’anni, dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute, presso il Rifugio Re Carlo Alberto. Costretta su una sedia a rotelle motorizzata, nonostante l’agilità della sola mano destra, guida la stessa per tutta la collina di San Giovanni e, in occasione del Sinodo, fino a Torre Pellice. Impara così ad usare il computer e comincia a dipingere. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2014, lascia in dono al Rifugio un centinaio di quadri raffiguranti prevalentemente paesaggi della Val Pellice che sono un atto di amore verso la sua valle e le sue montagne.

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