
Quattro belgi affetti da demenza precoce ed un grande obiettivo: creare una guida sull’escursionismo accessibile a persone con demenza.
Dal 1° al 7 settembre, il tour in Val Maira.
Torre Pellice, agosto 2019 – La demenza è, ora più che mai, una priorità sanitaria a livello mondiale. A causa del tabù e dello stigma che la patologia infligge, la percentuale sul numero di persone con demenza è probabilmente sottostimata. Questo è tanto più vero per quanto riguarda la demenza a insorgenza precoce che tocca tutte quelle persone, nelle quali i sintomi di demenza insorgono prima dei 65 anni di età. Trovandosi al centro di una vita attiva, spesso con figli ancora giovani e una carriera professionale, la diagnosi di demenza arriva in modo inaspettato. Esiste dunque un bisogno estremo di assistenza su misura.
Il progetto ‘Brain Adventure Team’ si prefigge di creare, in un modo mai esplorato prima, maggior consapevolezza sul tema della demenza in giovane età. Con l’assistenza di badanti/accompagnatori e medici, quattro persone con demenza a insorgenza precoce vogliono dimostrare di essere molto più della loro malattia. Lo faranno – dal 1° al 7 settembre 2019 – grazie a un trekking nel cuneese, inVal Maira, seguendoprincipalmenteil sentiero dei Percorsi Occitani, dove tenteranno di spingersi oltre i loro limiti per sette giorni.
Organizzato da JurnVerschraegen, direttore del Flemish Expertise Centre on Dementia di Antwerp (Belgio), insieme a Mathieu Vandenbulcke, professore di neuropsichiatria dell’University Hospital di Leuven e Ruud Van Thienen, medico sportivo Victor Campenaerts, il trekking si articola su sette giorni in un anello che parte e rientra ad Elva. Ogni giorno sono previste tra le sei e le sette ore di cammino con dislivelli di oltre mille metri.
Il Brain Adventure Team è formato da quattro persone con demenza a insorgenza precoce insieme ai loro compagni e/o amici: Jo (55 anni), Roland (62), Bart (52) e Paul (63).
Obiettivo del trekking è duplice: mostrare ciò che le persone affette da demenza possono ancora fare e, a fine dell’impresa, pubblicare una guida dettagliata di viaggio sull’escursionismo con demenza per chi voglia ripetere il trekking. La guida avrà un punto di vista d’eccezione, ossia la stessa persona affetta da demenza che ha vissuto in prima persona l’esperienza. Sarà la prima guida di viaggio di questo tipo volta a facilitare altre persone con problemi di memoria a restare legati e connessi con l’ambiente naturale.
I partecipanti al tour del Brain Adventure Team faranno tappa all’Agriturismo la Meja(www.agriturismolameja.it) per due notti: qui – mercoledì 4 settembre alle 10 del mattino- è possibile incontrare partecipanti e organizzatoriper scoprire di più sul progetto e/o per seguire dal vivo il giro.
Anche il Rifugio Re Carlo Alberto, struttura della Diaconia Valdese specializzata in demenza e Alzheimer, parteciperà con alcuni rappresentanti ad una parte del tour. Da anni il Rifugio Re Carlo Alberto porta avanti il progetto ‘Comunità Amica delle Persone con Demenza’ e, da diversi mesi, ha iniziato a lavorare su alcuni progetti – DementAlent e Screening della Memoria – focalizzati su persone affette da demenza precoce, agli stadi iniziali.
Grazie al lavoro svolto dal Rifugio Re Carlo Alberto sul territorio, la Val Pellice ha ottenuto dalla Federazione Alzheimer Italia il riconoscimento di territorio DementiaFriendly per gli anni 2017-2018-2019. Progetti importanti che mettono in primo piano la persona e le sue capacità, nonostante la patologia: progetti che credononella creazione di una Comunità Accogliente, anche a livello turistico, e che molto hanno in comune con il Brain Adventure Team.
Insieme alla Diaconia Valdese sarà presente anche Radio Beckwith Evangelica che ha seguito, sin dall’inizio, ossia dal 2015 circa, la nascita del progetto ‘Ambasciatori per l’Alzheimer’, trasformatosi nel tempo nella ‘Comunità Amica delle Persone con Demenza’.
Emancipazione e senso di legittimazione sono la chiave di questo progetto ambizioso. Con questo, si vuole sottolineare la necessità di un ulteriore lavoro sulle politiche che riguardano la demenza a insorgenza precoce che vada di pari passo con le persone e le loro famiglie. Questo trekking non è la prima conquista del Brain Adventure Team. Nel 2015 avevano già completato con successo una spedizione con un gruppo di persone affette da demenza a insorgenza precoce sull’Himalaya.
Un resoconto di questo trekking in Nepal venne pubblicato
dalla prestigiosa rivista ‘The Lancet
Neurology’.
‘Sperando che la nostra missione venga riconosciuta a livello internazionale – afferma JurnVerschraegen – vogliamo
completare il nostro viaggio insieme ai media. Alzare il livello di
consapevolezza è la chiave del cambiamento, perché la demenza non ha confini’.
‘Dimostrare cosa siano ancora in grado di fare le persone con demenza a
insorgenza precoce è lo strumento più potente per infrangere il tabù – prosegue il direttore Flemish Expertise
Centre on Dementia-. In Belgio, nella regione delle Fiandre, ci sarà una
copertura dettagliata del trekking su siti web e sui social. Insieme vogliamo
costruire un cambiamento, in modo da rendere giustizia alle persone con demenza
precoce. Per dimostrare che le persone con demenza e chi li aiuta possono
ancora spostare le montagne!’
Per maggiori informazioni in merito al progetto e al trekking, www.brainadventureteam.com
Fb – BrainAdventureTeam