– Evento aperto a tutti e tutte, in primis ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 25 anni ma anche agli operatori che lavorano nel campo dell’educazione (insegnanti, educatori, animatori) per i quali il “Futur Lab” diventa un’occasione di apprendimento e di formazione professionale –

Torre Pellice, 12 ottobre – Il Future Lab, evento organizzato dal Comune di Torre Pellice e promosso dal servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese – Coordinamento Opere Valli, è stato aperto a giugno 2018 ed è volto alla definizione di nuove strategie condivise da e tra i giovani per il futuro della Val Pellice.
Martedì 12 giugno 2018 è stato realizzato, dalle 10.30 alle 17.30, presso la Galleria F. Scroppo di Torre Pellice (TO), un Future Lab, modalità di partecipazione finalizzata a far emergere una visione condivisa del futuro in gruppi di cittadini e persone appartenenti ad una stessa comunità.
Focus di questo Future Lab, è la visione che i giovani della Valle hanno del futuro della stessa. La Val Pellice presenta, infatti, una popolazione giovanile di 2.173 giovani tra i 15 e i 25 anni, pari al 13,70% dell’intera popolazione. Come noto, il territorio della Val Pellice è segnato, da un lato, da una dinamica di progressivo invecchiamento e, dall’altro, da un esodo legato allo studio e alla ricerca di lavoro verso altre aree della regione, d’Italia, d’Europa. Pur essendo un territorio dal ricco tessuto associativo, le iniziative e le opportunità rivolte ai giovani sono poche. A questi problemi l’Amministrazione di Torre Pellice sta rispondendo da alcuni anni, attivando, in rete con gli altri comuni, politiche giovanili incentrate sul protagonismo dei giovani rispetto alla vita della comunità. L’amministrazione intende continuare in questa direzione, promuovendo nei giovani competenze progettuali ed imprenditoriali con un impatto sulla loro partecipazione attiva alla vita della polis e sullo sviluppo di iniziative volte ad ampliare il ventaglio di opportunità di lavoro.
Come titolo del Future Lab è stato scelto ‘Come vuoi il tuo futuro? Come sarà la Tua Valle fra 30 anni?’. L’evento, organizzato dal Comune di Torre Pellice, in stretta collaborazione con il Servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese – Coordinamento Opere Valli, è infatti inserito all’interno di una serie di misure intraprese per stimolare la partecipazione giovanile nei processi decisionali della Valle.
Anche questa seconda giornata sarà condotta dalla professoressa Vincenza Pellegrino (https://youtu.be/cRsUG8ULCMc), docente all’Università di Parma, insieme ad operatori del Servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese, formati negli scorsi mesi dalla docente universitaria, per la messa in pratica di questa tecnica. Il gruppo di lavoro ha proposto ai giovani della Valle questo laboratorio di futuro, sviluppato dal futurologo austriaco Robert Jungk che ha come scopo quello di creare un metodo che consenta di promuovere e organizzare un futuro diverso. Secondo Jungk, le persone sono in grado di sviluppare critiche ma riescono raramente a riflettere per individuare soluzioni e alternative e, ancor più raramente, riescono a visualizzare elementi profondamente innovativi.
FUTURE LAB – IL METODO
Il Future Lab è suddiviso in tre fasi. La prima fase è un momento importante in cui si esprimono, attraverso una qualsiasi forma espressiva (parola, scrittura, disegno) le critiche e le emozioni negative verso qualcosa che non va o non funziona nel presente. In questa fase la critica e la catarsi servono per analizzare i problemi attuali della Valle.
La domanda chiave è: “Cosa potrebbe accadere tra molti anni se procedessimo nello stesso modo?”
Si condividono così perplessità, paure e timori e si incominciano a delineare le posizioni delle diverse persone.
La seconda fase, che si svolge nel pomeriggio, ha lo scopo di lavorare con i ragazzi gli elementi critici, emersi alla mattina per riformularli e tradurli in una dimensione di progettualità; è questa la parte cruciale del FL, la più difficile in quanto bisogna allontanarsi dalla realtà e sviluppare delle soluzioni utopiche. In questa fase si ipotizzano scopi positivi e si sviluppano idee e fantasie che consentano passaggi innovativi e creativi per la soluzione del problema e l’uscita dallo stato distopico.
La domanda chiave che caratterizza questa sessione è:
“Cosa succederebbe se noi realizzassimo i nostri desideri?”
Il metodo prevede una terza ed ultima fase, che cerca di adattare alla realtà quanto di visionario è emerso nella fase precedente. La fase della transizione prende luogo adesso, il 20 ottobre, sempre sotto la guida e supervisione della professoressa Pellegrino, e si prende il tempo di approfondire ulteriormente gli aspetti locali di questa traduzione delle utopie in percorsi realizzabili, verso i quali è lecito, interessante, possibile, stimolante aspirare.
La giornata ha come obiettivo proprio questo: trovare con i ragazzi della Valle, in modo condiviso, nuove strategie e soluzioni per immaginare insieme un futuro migliore per questo territorio e per conoscere le tecniche relative al metodo Futur Lab, sperimentare e imparare a utilizzarle nella nostra quotidianità e nella relazione educativa –
Per partecipare alla giornata o per maggiori informazioni, i ragazzi dai 14 ai 25 anni sono invitati ad inviare una mail a waveofuture@gmail.com o visitare il profilo Instagram – waveoffuture_wof. Altre notizie sul profilo FB di Wave of Future https://www.facebook.com/waveoffuture/